"Quando le porte della percezione sono spalancate,le cose appaiono come veramente sono: infinite."(William Blake)

mercoledì 8 agosto 2012

Uscita serale non prevista, ma...

...che si è confermata proprio gran bella ed in compagnia di un paio di tosti biker.

Tutto è partito da una telefonata che ho ricevuto oggi pomeriggio da parte di uno dei più forti biker veronesi - anche su strada non scherza....-, che mi chiede se questa sera uscivo in MTB.

Ad ascoltare la mia cervicale, avrei dovuto dire di no, ma, come al solito è prevalsa la voglia di pedalare in compagnia.

Partiamo, quindi, con un Piccolo Stelvio, tanto per scaldarci, dove troviamo a metà salita Andrea (Cactus) che sta pedalando sulla Scalpel 29 prestatagli dal Poltro. Andrea non è soddisfatto e mi fa provare questa full. Sinceramente sono troppo pochi i minuti a disposizione, però si sente che il carro lavorare un po' troppo, mentre la Lefty davanti è bloccata, peggio di una rigida. Dovrei provarla di più per capire veramente se può essere interessante o meno.

Riconsegnata la Scalpel e salutato Andrea che doveva rientrare a casa, noi proseguiamo verso la Gualiva, dove becchiamo il Dimi che sta accompagnando Michele del Team Valpantena a Cerro. Ci uniamo anche noi: Capitello di San Vincenzo, Pesa di Romagnano, Camponi, Santa Viola. Il tutto ad un (loro) ritmo cerebrale. Io e Michele siamo praticamente al gancio...meno male che il Polar ormai lo uso solamente come orologio ;-)

Salutato anche Michele, noi scendiamo per sterrato verso il bivio della SP6 per Azzago e Romagnano.

Seguiamo il Dimi che ci fa percorrere dei tagli sterrati che ci portano sotto Azzago, poi imbocchiamo, alle Colombare, quel fantastico boschetto del Vajo con le Saponette come chiusura finale.

Ultimamente sto usando solamente la Nerona, vuoi perché si tratta di una bici praticamente nuova ed anche per prendere dimestichezza con la forca SID Brain. Lo ammetto, fare le Saponette con la forca ammortizzata è tutta un'altra cosa. Devo solo cambiare lo stile di guida, perché ancora adesso scelgo le traiettorie come se fossi sulla Verdona...però a me piace molto guidare la MTB nelle discese tecniche, non sono uno di quelli che scendono senza vedere su cosa stai passando sopra.

Conclusione: bella uscita tirata e ottima compagnia. Peccato che non abbia fatto foto, non ne ho avuto il tempo, e che Endomondo mi prosciughi mostruosamente la batteria dell'Iphone, infatti ho solo traccia di quasi metà del percorso fatto.

Se vedemo!!!

2 commenti:

  1. Va beh,... adesso non è che con 'na Sid Brain ci si possa permettere di "scendere senza vedere su cosa stai passando sopra": l'è da 80 mm di escursione, mica da 180 !!!

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    1. Vero, sicuramente potresti permettere di guardare meno, rispetto ad una rigida :-)
      Il giorno che passerò ad una AM, potrò affermare di "scendere senza vedere su cosa sto passando sopra", ma questo...lo scopriremo solo vivendo :-D

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