Notturna al Pian...mica tanto ;-)

A mente fredda e dopo aver dormito solamente circa 5 ore, mi sovvien un dubbio:

si è trattata di una notturna o di una prova di endurance?

Io propendo più per la seconda ipotesi, perché Endomondo ha registrato una durata di 4h e 58’!!!!

Vero è che ci sono da detrarre le pause “Benny Bar”, con radler alla giusta temperatura, e “…a tutta birra al Pian”, con ottime pizza e birra, ma ritengo che 4 ore abbondanti in sella le abbia fatte.

H.19,00, partenza dalla dimora Conteale insieme ad un Borgovenessiano – gli altri due sono dati per dispersi…e si che le coste dalmate non sono flagellate da tempeste perfette e neanche dai Pirati dei Caraibi, visto che stiamo parlando del Mare Adriatico (!?!) -, Federico “Buce” Recla, sempre afflitto da un problema ancora lungo da risolvere: non riesce a sganciare i pedali dai piedi…così continua a dire questo laureato doc. Che sia dislessico?

Comunque, a parte i dolori del giovane Buce, dovevamo far passare un’ora e mezza per essere presenti alla Rotonda di Montorio, punto di un ritrovo intermedio.

Ciacolando, abbiamo preso quota percorrendo una salita inedita…il Piccolo Stelvio, se non l’avete ancora fatta, ve la consiglio…, poi breve trasferimento sulla Gualiva bitumata e passaggio nel boschetto che porta al Capitello di San Vincenzo. Prima di entrare nel boschetto, ho dovuto trattenere per la maglia il Buce per evitare che spazzolasse le costine che un malcapitato cuoco stava facendo rosolare su un barbecue…meno male che avevo i fazzoletti di carta. Dalle fauci del Buce uscivano fiotti di saliva…no digo altro…

Foto di rito al Capitello e poi variante Orlando, resa un po’ più insidiosa dal terreno molto secco e da un albero abbattuto stranamente sul sentiero. Dopo una decina di minuti abbiamo scoperto il colpevole del misfatto: l’Anonimo Turnover.

Infatti, questo noto personaggio dell’ambiente MTB provinciale, ha confessato dopo che lo abbiamo sottoposto ad un estenuante interrogatorio sotto 10.000 lumen dei nostri faretti, ben tre!!!

Lui sapeva che saremmo passati di lì, prima di andare al ritrovo con i Supernova, e, roso da invidia, ha voluto metterci i bastoni tra le ruote… Scherzo. Comunque, ci siamo uniti a lui per un sempre divertente XC di Montorio e ci siamo salutati alla Rotonda, dove, poco dopo, è arrivato Stefano (Squarzoni), con il quale avevo concordato il ritrovo.

Veloce trasferimento, via canali delle Ferrazze, per arrivare al ritrovo ufficiale dela notturna da Benny Bar alle Casette di SMBA. Lì ad attenderci c’era già un folto gruppo, composto da tanti Supernova, da Gianluca del mio Team, Marco CSI e Mauro del Focus Team, Giorgio del Team Adige Bike. Dopo un paio di telefonate, si sono uniti anche Michele del Team Valpantena e l’Orlando. Non ho contato il numero dei partecipanti, ma gli Organizzatori parlano di una trentina di Biker…le autorità di 4 cani per strada, il primo è un cane di guerra…Scusami Francesco (De Gregori), non lo farò più :-)

Siamo partiti per andare al Pian, prendendola molto larga: Monte dei Santi, bellissima la discesa a cannone alla luce dei faretti, Castello di Montorio, Piloton, San Fidenzio, Via Pradelle, con tanto di tratto sassoso, Marseghina, Torresin, Mizzole.

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Il ritmo è stata sempre “cerebrale/brioso”, ma nessuno è rimasto indietro. A causa di una foratura e della polvere mangiata durante il giro, abbiamo optato di salire al Pian su bitume (bleah…).

Giuro che non è stata colpa mia!!!!! Dopo un tratto iniziale preso ad un ritmo costante, il MIRKO POLI, ha acceso le micce con la scusa del timore che finissero la birra alla sagra e si è messo a pestare sui pedali. Io non ho fatto altro che seguire la sua ruota... è risaputo che una delle peculiarità delle 29er è che, quando è lanciata, le ruotone immagazzinano più energia, che poi viene rilasciata progressivamente rendendo le salite più piane…non so se ho reso l’idea.

Rimane il fatto che mi sono trovato davanti a mia insaputa, tanto che sui richiami, soprattutto del Buce, alzavo di un dente per ridurre la velocità. A meno di un km., sempre su invito del Buce, l’Orlando ed un altro mi hanno sverniciato e lui, l’infingardo, ha tentato di piazzare la zampata vincente. Ora, ditemi, potevo lasciarlo fare? … Non posso mica sfamare tutti i Buce di questo mondo!!!!

Morale della favola, siamo arrivati alla festa leggermente sfilacciati, ma tutti contenti per l’ottima riuscita della Notturna ed anche per la birra fresca il giusto.

Dopo aver salutato tutti, io, Albi e Michele, siamo scesi a Montorio, via “Scurtoli”. Alla fine mi sono docciato e coricato a letto alle 2, leggermente cotto, ma contento, sia per l’uscita, che per l’ottima compagnia.

Un caro saluto a Radu, che era alla festa con amici, e a Walter che ci ha atteso.

Se vedemo!!!