"Quando le porte della percezione sono spalancate,le cose appaiono come veramente sono: infinite."(William Blake)

giovedì 8 dicembre 2011

Mercantini di Natale a Pezza

Questa mattina c'è stata la dimostrazione che quando si ha la volontà, si può portare un gruppo di 60 biker, mooolto eterogenei (il ragazzo qui sotto un grande. Con questa bici è sempre rimasto nel gruppo...spero di vederlo anche mercoledì sera alla notturna, perchè lo voglio conoscere meglio!!!), fino alla meta stabilita. Un plauso enorme va a Diego e gli altri ragazzi di Bicicli, sia per la scelta del percorso, che per non aver mai abbandonato nessuno al proprio destino....meditate gente, meditate.

Un'uscita così ben riuscita, ti va passare il malumore per il freddo pungente e per essere arrivato con 30' di anticipo, avendo ascoltato quelli che ieri avevano confermato che l'appuntamento era alle 8.30 anziché alle 9.00, come era stato detto da sempre.

Il Focus Team era ben rappresentato, ma anche gli altri Team non erano da meno e c'era anche qualche atleta di spicco.

Per arrivare a Pezza, un borgo antico sopra Marano di Valpolicella, Diego ci ha guidato tra vigneti della Valpolicella baciata da uno splendido sole. Se ben ricordo, abbiamo scollinato la Masua, scesi a Valgatara e da lì risaliti sulla dorsale che porta proprio alla fine della Pendola. Le salite, tipicamente della Valpolicella, era belle toste e nervosette, ma nessuno ha rinunciato e ha mollato il gruppo. Ancora complimenti a tutti.

Giunti a Pezza, abbiamo potuto insinuarci nelle viette del Borgo dove stavano allestendo i vari banchetti, la maggior parte artigianali e consiglio a tutti di farci un giro, perché merita...ci si può arrivare anche in auto!!! 

Finito il giro dei mercatini, siamo entrati nel bar dove c'era ad aspettarci una bella cioccolata calda, offerta dagli organizzatori, però, io e il Recla, abbiamo pensato bene di sorseggiare un buon bicchiere di ottimo Ripasso accompagnato da arachidi e patatine. Ringrazio ancora Marco, conosciuto oggi - quello che sta usando la MTB di Eder -, che ci ha offerto il Ripasso.

Qualcuno è sceso percorrendo a ritroso il giro perché avevano dei tempi da rispettare, tra questi mi ricordo: Andrea (Cactus), GianGian e Fabrizio Bonfi.

Il resto del gruppo è sceso verso Negrar e a Torbe, io, l'Orlando e il Biondo, abbiamo salutato tutti perché volevamo rientrare nella Valpantena "scollinando" Monte Comun.

Ora, prendendo atto che abbiamo fatto - Orrore per uno a caso - un bel po' di bitume, prima di affrontare la discesa sterrata da Vigo che porta poco sopra a Stallavena, vi posso assicurare che il "mangia-bevi" fatto - Prun, Fane, Mazzano, Monte Comun - ad un ritmo cerebrale e brioso,  poteva ammazzare anche un cavallo...ma ormai la scelta era stata fatta ed è andata bene. Mi piacerebbe leggere un commento del Biondo in merito al tratto che si è sciroppato, in solitaria, da Grezzana a Vago...

Io e Paolo, dopo aver salutato il Biondo, ci siamo fermati alla nursery Turnover e siamo rimasti delusi: la neonata Scalona era stata dimessa, nonostante fosse ancora sotto osservazione. Poco male, mentre abbiamo cercato inutilmente di congratularci con il neo papà - un giornalista del Pantheon ci ha detto che stava seguendo i fazzoletti di carta lasciati da uno dedito a pugnette...ma questo, lo scopriremo solamente sul prossimo numero della rivista valpantenese -, il Massy di Aspetime Bike ci ha offerto un buon the caldo.

Ripartiti affranti per non aver visto la neonata, finalmente veniamo contattati dal Marcante che, stava rientrando, dopo aver spianato il Piccolo Stelvio e il Torresin, e ci siamo dati appuntamento a Sezano, un po' come Garibaldi fece con Vittorio Emanuele II ;-)

L'emozione era tanta, ma a Sezano del Marcante non v'era traccia, allora ci siamo separati prima di Santa Maria in Stelle, nella speranza di beccarlo finalmente.

Il fortunato è stato il sottoscritto, solamente che ho visto in lontananza due sagome cartonate che arrancavano, ma subito il Marcante si è giustificato dicendo che, ultimamente, aveva pedalato molto poco. Io penso invece che che fosse in crisi esistenziale, perché aveva scoperto che le valvole pesavano ben 5 gr.più di quello che lui aveva segnato in un elaboratissimo file .xls ;-)
A parte gli scherzi, la Scalona è veramente splendida ed è una piuma, l'anno 2012 sarà quello della consacrazione del Marcante?

Per le mie poche foto, cliccate QUI

Se vedemo. 

5 commenti:

  1. Mea Culpa Mea Culpa Mea Culpa Mea Culpa Mea Culpa
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  2. Eri stato tu? A me sembra qualcun altro, che poi non é neanche venuto... comunque, come penitenza, dovrai convertirti alla 29er ;-)

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  3. io non faccio testo pedalerei anche su rotaie pur di essserci. comunque il tratto proposto da Orlandi bello tosto alla faccia dell'ondulato...alla fine ho portato a casa oltre cinque ore di bici.... e semo solo a dicembre
    dadefly

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  4. dimenticavo per cactus penitenza.... giro in bici senza alcun oggetto tecnologico.. !!!:-)
    dadefly

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  5. assolutamente d'accordo, Cactus è troppo tecnologico...chi ci dice che non abbia anche un aiuto elettronico all'interno della MTB? ;-D

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