"Quando le porte della percezione sono spalancate,le cose appaiono come veramente sono: infinite."(William Blake)

lunedì 5 dicembre 2011

La sottile linea di nebbia

Finalmente, dopo una settimana di antibiotici, sono riuscito a risalire in sella ad una della mie Verdone e sono stato contento di averlo fatto con un bel gruppetto di amici.

Certo l'ambiente esterno alla mia finestra non era dei più incoraggianti: la Contea era invasa dalla nebbia!!!

Vabbè, ero sicuro della presenza al ritrovo di Andrea (Cactus) che forse aveva ceduto ad un mio "commento pacato" sul suo Blog o forse anche lui aveva troppa voglia di pedalare, nonostante un lieve malessere fisico.

Ah, dimenticavo del sms ricevuto, durante la vestizione, dall'Orlando che mi chiedeva se avevo avuto conferma della presenza di qualcuno al "Pedala con il Conte".

Arrivo al ritrovo e vedo due Bloggers ciacolare come se fossero al bar su una spiaggia di Povegliano Ammare: Cactus e Marcante, ancora privo dell'agognata Scalona.

Partiamo e in quel mentre arriva l'Orlando, nel pieno rispetto dei suoi orari...ossia un attimino in ritardo.

La nostra intenzione era di risalire, via Piccolo Stelvio e Gualiva, almeno fino a Cerro, nella speranza di bucare la nebbia e l'umidità quasi tropicale...temperatura buona, per il periodo.

All'altezza del tappettino di TDS, la grata, becchiamo ben 5 Aspetime Bike: come di prassi di noi biker, 4 assistono il quinto che sta pompando una ruota :-)

Ovviamente, ci fermiamo anche noi e ripartiamo insieme a loro, visto che l'obbiettivo era lo stesso.

Ritmo veramente giusto, tanto che siamo saliti ciacolando.

Arrivati alla Pesa di Romagnano e la nebbia era dura a morire, ma, ricalcando il giro che avevo fatto sabato scorso insieme a Luca e che non starò a ripetere per non tediare nessuno, abbiamo notato i primi segnali di cedimento. 
Infatti, proprio sotto Santa Viola, siamo riusciti a bucare la nebbia e ci si è aperto il cuore vedendo il cielo sereno ed il sole. Pausa obbligatoria per qualche foto e poi siamo ripartiti arrivando a Cerro con una variante velenosa, scendendo alla Contrada Foldruna e poi risalendo in paese.

Ora, ditemi se non ci si doveva fermare al Bar Bucaneve per la pausa brioche. Infatti ci siamo fermati e nessuno si è tirato indietro!!!

Usciti dal bar, il gruppo di è diviso, esattamente non ho ancora capito come, ma, mentre gli amici di Aspetime Bike sono andati incontro a Dimitri, Gianni e Michele del Todesco Team, noi quattro siamo scesi a Grezzana passando da Rosaro, Mizzago e facendo lo sterrato verso Cana e i tagli della Cervellin.

Giunti a Grezzana, abbiamo salutato Andrea che doveva tornare in città. Io, come un novello San Tommaso, non potevo tornarmene a casa senza aver palpeggiato la Scalona che è ancora nel reparto prematuri della clinica privata "Turnover" e quindi ho seguito i due Ingenieri che hanno accelerato il ritmo per giungere al più presto alla nursery. Voi non ci crederete, ma,  poco prima della clinica, c'era anche la banda che suonava una canzone natalizia!!!!

Il Marcante ha detto che era lì per puro caso; io, conoscendo molto bene i due Ingenieri, invece penso che fosse tutto studiato per mettermi in soggezione. Confermo che la Scalona c'è!!!!

Altra pausa alla maison del Marcante, che ci ha offerto un aperitivo, e poi me ne sono tornato a casa soddisfatto. 

Per vedere le foto odierne cliccate QUI  

Nessun commento:

Posta un commento