Questa
mattina, mentre la maggior parte dei Biker veronesi era
disciplinatamente in griglia nelle varie competizioni, io, Suor Germana,
Vice, Mike e Frency, ci siamo ritrovati per un giro drenante, stile
"Percorso Kneipp". La giornata si era aperta con un bel sole alle 7, poi
nebbia che ci ha accompagnato lungo le prime classiche asperità:
Piccolo Stelvio e Gualiva.
Dopo
la Pesa di Romagnano, sotto un cielo sempre più cupo e greve di
pioggia, ci siamo diretti verso Erbin. Nonostante un sinistro fumo che
si alzava davanti a noi, abbiamo deciso di inerpicarci sul sentiero
della "Variante Cugino", sempre con un occhio e, soprattutto, l'orecchio
rivolti alla casa sottostante, dimora della mitica "Voce fuori campo".
Effettivamente, nell'aere vorticavano echi di voci concitate ed il
sentiero era più pulito del solito. A parte un ramo conficcato in
obliquo proprio in mezzo al sentiero e frasche tagliate, tutto sembrava
tranquillo. Il solito cancello di filo spinato, però, era stato
rinforzato ed abbiamo dovuto scavalcarlo con cautela.
Nel frattempo,
Mike e SG, erano stati vittime di forature. Mike addirittura su entrambe
le ruote. Qualche sospetto cominciava a serpeggiare nelle nostre menti.
Sospetto che poi si è concretizzato sul prato dove altri 5 Biker della
Vallata stavano discutendo animatamente con....LA "VOCE FUORI CAMPO"!!!!
Vedendoci
arrivare, si è scagliato anche su di noi, fortunatamente l'adrenalina, o
qualcos'altro, era scesa e siamo riusciti a discutere con calma. Il
Troll, così da me soprannominato visto il suo terrificante aspetto che
mi ha ricordato queste figure mitologiche, ha confessato candidamente
che aveva nascosto, lungo il sentiero, assi chiodate... Un consiglio a
tutti i Biker: da oggi evitate di percorrere quel sentiero.
Dopo
aver salutato il gruppetto di Biker, abbiamo proseguito verso il Santa
Viola e Cerro, dove ci siamo fatti una buona "pausa caffè", nel bar
vicino alla chiesa. Siamo ripartiti sotto una leggera neve che poi si è
trasformata in acqua. Ci siamo diretti verso Corrubbio, passando da
Coale del Mondo, e ci siamo sbogolati scendendo a tutta dalla Pernisa.
Visto che eravamo in anticipo con i tempi, siamo risaliti verso Praole
per scendere dalla discesa Trotte, sempre molto divertente e veloce.
Rientro
con SG messo davanti a tirare come è giusto che sia vista la sua
giovine età. Happy hour all'Olmo con tre giri di prosecchini e poi tutti
a casa con il sole che stava facendo breccia nella coltre di nuvole
basse.
Ottima uscita ad un ritmo veramente "cerebrale" ed in buona compagnia. STIAMO BENE :-)
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