Venerdì/Sabato/Domenica. 3 giorni
distinti tra loro, ma che insieme hanno regalato un momento indimenticabile. Un
altro ricordo da archiviare tra le più belle esperienze vissute e da raccontare
nei momenti conviviali.
Venerdì: dopo una lunga attesa,
era giunto il giorno di partenza per l’Altopiano delle Mànie, location
spettacolare dove si svolge da sempre la 24H di Finale Ligure. Il giorno prima,
il Movinghotel
(per info: www.movinghotel.it),
con tutte le nostre MTB, era arrivato e si sarebbe dovuto posizionare nella
piazzola scelta e pagata. Tra le previsioni meteo, purtroppo confermate, per
domenica e la mole imponente del camion/camper, sono sorti dei problemi con gli
Organizzatori dell’evento, tanto che la mattinata è volata tra incroci di
telefonate per abbassare i toni della “discussione” in corso e per far
rientrare una squalifica del nostro T8. Sentirsi dire al telefono che potevamo
stare a Verona perché non eravamo ammessi in gara per questa squalifica, ci
aveva fatto cadere le braccia. Fortunatamente è stata trovata una soluzione e
di questo ringrazio ancora Riccardo del C.O.. Il viaggio in auto di ¾ del T8 –
Gy, Diego e Lusa, sarebbero partite all’alba del giorno dopo – è stato molto
piacevole e rilassante. Unica nota di rilievo, anzi un consiglio: “diffidate di
qualsiasi navigatore GPS”, per arrivare al distributore di metano, guasto tra l’altro,
deciso da Fabri, abbiamo conosciuto i luoghi più nascosti di Tortona. Abbiamo
riso fino a Albisola, dove siamo riusciti a fare il pieno di metano.
La frequenza
cardiaca, almeno la mia, saliva pari-pari alla strada che ci ha portato all’Altopiano
delle Mànie. L’Area Expò, le auto, i camper, le tende, il palco ed il brulichio
di tantissime persone, ci ha regalato un’atmosfera stile “Woodstock”. Dopo
cena, siamo andati a vedere gli scatenati spettatori assiepati sulle tribune
del mitico “Toboga Stadium”, mentre facevano il tifo ai Solitari e ai T2 in
gara da mezzogiorno. UNO SPETTACOLO!!!
Sabato: Il nostro risveglio è
stato salutato da un cielo terso ed un clima caldo. L’arrivo dei Top Team, che
poi avrebbero vinto a mani basse, non ha intaccato l’allegria del campo e, dopo
aver preparato le nostre MTB ed aver deciso il nostro ordine di partenza, siamo
andati al briefing per sentire le importanti informazioni della gara. Siamo
riusciti anche a provare il percorso, dopo che si erano concluse le gare dei “Solo”
e dei T2”, e non sono mancate le foto scattate per immortalare quanto si apriva
davanti ai nostri occhi. Ho fatto anche una foto a due compagni del Team
Tsunami, pettorale XM885, che si chiamavano entrambi Maurizio e a cui avevo
chiesto una chiave a brugola per sistemare un mio pedale. Eccola.
Avevo tanto
sentito parlare di questo percorso e devo dire che sono rimasto basito dalla
sua bellezza. Esso è un sunto perfetto della Mountain Bike con stretti e veloci
single track, salite che si alternano tra sterrati ampi e tratti tecnici,
discese adrenaliniche tra radici , salti e rocce, compreso il Toboga che ti
riporta nell’Area Expò e zona cambio.
Alle 15.00 in punto, il nostro Capitano, nonché
atleta di punta, il Cerpe è scattato in prima fila come in una carica di “fanti
senza un domani” ed è iniziata la gara. Il caldo era opprimente, ma chi era in
gara non aveva neanche il tempo di bere dalla borraccia. I Team più forti lo
percorrevano in un tempo tra i 32’ ai 40’, noi dai 36’ ai 56’. Dopo la prima
tornata eravamo addirittura Quarti. All’imbrunire, si è alzato il vento e
nuvole scure e velocissime ci hanno fatto capire che, purtroppo, le previsioni
meteo sarebbero state confermate. Infatti nel corso della notte è iniziata a
cadere la pioggia, prima leggera e poi sempre più intensa. Da un lato, la
pioggia ci ha sollevato dal problema della polvere, ma, con l’aumentare dell’intensità
ha reso insidioso qualche tratto del percorso, soprattutto il Toboga, dove si
faceva fatica a stare in piedi.
Domenica: le ore passavano e,
purtroppo, anche la nostra posizione in classifica: dalla quarta, all’ottava, per
poi stabilizzarsi all’undicesima, comunque a ridosso di altri T8 (n.b.: adesso siamo finiti in quattordicesima posizione, ma va bene anche così.). Fintantoché
non è scoppiato il vero e proprio nubifragio, eravamo tutti gasatissimi perché
il terreno era perfetto e contavamo di recuperare almeno qualche posizione per
rientrare nella TOP TEN. Da metà mattina sembrava di essere in una lavatrice e
la pioggia battente ed il freddo davano fastidio solamente a chi era nella zona
cambio ad aspettare l’arrivo del compagno. Verso le 11.20, Zambo mi ha
consegnato il chip e sono partito, in sella alla mia Nerona – breve parentesi:
eravamo in pochissimi a pedalare su una rigida e, a parte qualche tratto
tecnico in discesa, dove sceglievo le traiettorie per scendere il più veloce
possibile, mi sono trovato molto bene, perché l’ho sfruttata al meglio nelle
salite - per chiudere nel più breve tempo possibile il mio ultimo giro. Fabri,
a cui avevo consegnato a mia volta il chip, ha completato il suo giro, mentre
gli Organizzatori hanno deciso di interrompere la gara a 3 ore e mezza dal
termine per evitare il peggio. Da regolamento hanno tenuto conto, come
classifica finale, quella alle ore 12.00, quindi togliendo il mio giro e quello
di Fabri, vanificando il nostro tentativo. Guardando, poi, gli intermedi, siamo
ancora più convinti che saremmo rientrati alla grande nei primi 10. Pazienza,
ciò non toglie che ci siamo veramente goduti 3 giorni insieme, rafforzando
ulteriormente un bellissimo affiatamento. Il TEAM BENETTI-TTNK l’è en
Squadron!!!
Esperienza da ripetere di sicuro, magari già nel 2017 :-)
Un grazie enorme a tutti, ma veramente tutti!!!
Nessun commento:
Posta un commento