"Quando le porte della percezione sono spalancate,le cose appaiono come veramente sono: infinite."(William Blake)

domenica 28 febbraio 2016

La fine di Golia.

Nei giorni scorsi, i "gurumeteo" avevano lanciato proclami allarmistici su un fine settimana, questo, che sarebbe stato catastrofico, tanto che varie gare, soprattutto su bitume, sono state annullate e rinviate. Quelle MTB si sono svolte regolarmente o con qualche piccola variazione: XCO Mesa Bike, Fosbike nel modenese, solo per citarne un paio...

Anche questa volta Golia si è dimostrato un gigante d'argilla, almeno nella nostra provincia o quasi... ;-)

Tutto questo per, innanzitutto, complimentarmi con i Biker che hanno partecipato alle varie competizioni e poi per dire che molti di noi sono riusciti a pedalare. Anche gli amici Bitumari non si sono tirati indietro.

Ieri  mattina, al consueto ritrovo, si è formato un gruppetto composto da: il sottoscritto, Dimi, Suor Germana, Orlando, Vice. Avevamo a disposizione qualche opzione sul giro da fare, compreso anche un aggancio con il Cerpe e altri del mio Team, ma alla fine abbiamo scelto di stare in zona e quindi si è deciso di vedere quanto slimego ci fosse in Val Squaranto.

Piccolo Stelvio ciaccolando e poi subito giù verso Pigozzo affrontando la Stricker Line. Prima sorpresa: il terreno era praticamente asciutto. Il tempo di arrivare alla Chiesa della ridente località della val Squaranto e qualche goccia di pioggia ha iniziato a scendere da un cielo plumbeo e cupo. Beccare la pioggia, mentre si sta già pedalando e, soprattutto, belli carichi di adrenalina per la prima discesa fatta, è un dettaglio insignificante.

Salita a Trezzolano con bella variante, condita da pietre bagnate, e poi di nuovo giù per l'Albys. Primo pit-stop per una foratura del Dimi. Pausa molto tranquilla con ciacole, battute e qualche foto. Finita questo bellissimo single track, leggermente slimegoso, Dimi, sempre per la gomma che si sgonfiava, ci ha salutato e noi abbiamo proseguito salendo un'altra volta per fare il "salto nel passato" con la Jurassic Park.
A metà del vaio, ci è venuto incontro il Dimi, che era riuscito a riparare la camera d'aria con una pezza, e poi l'altro pity-stop dovuto alla foratura del Vice. La Jurassic Park era praticamente asciutta ed il terreno ottimo. La gomma posteriore del Vice non voleva saperne di collaborare, pertanto, all'unisono abbiamo deciso di trasferirci direttamente all'Olmo per l'aperitivo. Lì abbiamo trovato, già col calice in mano, Burba e Leso. E' stato un lungo Happy hour ;-)
Ah, chiudo con una menzione particolare e per complimentarmi ancora con il relatore, Simone Brazzoli, per l'interessantissima serata di venerdì presso la FIAB di Verona
Penso che questi corsi siano molto utili, anzi obbligatori, per tutti ed in particolar modo per noi che amiamo pedalare in ambienti estremi.

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