"Quando le porte della percezione sono spalancate,le cose appaiono come veramente sono: infinite."(William Blake)

sabato 7 giugno 2014

Prova GranLessinia o giù di lì

Questa mattina, insieme a Federico "Buce" e Roberto Pachera, mi sono affidato per la prima volta al mio Garmin etrex10 per seguire la traccia che avevo scaricato della GranLessinia MTB Lungo.

Devo dire che, dopo un inizio titubante, ho preso dimestichezza con il mio "gadget assurdo" e sono riuscito a seguire bene il percorso.

Percorso tosto e reso ancor più duro dal primo vero caldo estivo. 

Partenza da Parona e poi con dei velenosi "mangiaebevi", compreso anche un pezzo di Masua, siamo arrivati belli accaldati a Gargagnago, dove, finalmente, abbiamo cominciato a prendere quota percorrendo la mitica pineta. In sostanza, a parte i "mangiaebevi", che se presi di petto faranno veramente male - rammento che non si tratta di una gara...-, il percorso ricalca quasi per intero una delle uscite in Valpolicella da me proposte nelle settimane scorse: Chiesa vecchia di Cavalo, Monte Pastello, Paroletto, Breonio. Ecco se devo fare una leggera critica al C.O.,, avrei evitato il bitume da Paroletto a Breonio ed avrei proposto quel bel single track, insegnato da Roberto Pachera, che ti porta al cimitero di Breonio.

Ah, le pause bar: 1) a Fumane per un caffè e una brioche, 2) a Breonio per una birra media e un panino, 3) però più avanti a Erbezzo per una coca e una brioche.

Da Breonio, sempre seguendo la traccia, siamo arrivati a Fosse e quindi siamo saliti verso il Corno d'Aquilio. Qui, Federico ci ha salutato per raggiunto limite della sua attuale autonomia sui pedali, così dice lui ;-), e per poter rientrare a casa entro le 13.

Sempre su questa salita, dove non si muoveva foglia e la canicola del mezzogiorno infuocato si faceva sentire in tutto il suo splendore, io ho avuto un calo di rendimento, tanto che mi è sorto un ulteriore dubbio, comunque superabile, sulla mia partecipazione alla SalzA...scioglierò la riserva entro metà giugno.

Giunti a Passo Fittanze, dove abbiamo avuto modo di conoscere la nuova gestrice del Baretto, ho detto a Roberto che, vista la mia cotta, preferivo rientrare in Contea via Erbezzo. La discesa mi ha dato una bella rinfrescata e mi sono ripigliato, ma ormai i giochi erano fatti. Dopo la terza pausa al bar, ho guidato Roberto verso Lugo, scendendo i Maioconi, Portello e Spilughe. In questi tratti tecnici, ancora ben puliti e di questo dobbiamo ringraziare il lavoro e l'entusiamo dei "Ragassi TDM",  ho avuto modo di testare ed apprezzare il reggisella telescopico da poco montato sulla FMJ. Come già scritto su Facebook e via WhatsApp a Davide Tartali, mi si è aperto un altro mondo. Nonostante i km.percorsi, sono sceso in quei single track con una scioltezza mai provata. Nelle prossime uscite vedrò di capire se è stato il classico "effetto placebo" o se questo gadget è veramente indispensabile, non solo nell'ambito Enduro, ma anche in altre specialità, XC compreso.

Un'altra bella uscita, presa ad un ritmo veramente "Cerebrale" e con due ottimi amici. Tutto questo sta contribuendo a scacciare sempre più negli angoli più remoti del mio cervello il magone per il distacco dal mondo delle gare.

 Se vedemo!!!

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