"Quando le porte della percezione sono spalancate,le cose appaiono come veramente sono: infinite."(William Blake)

sabato 24 maggio 2014

Marathon in Lessinia

L'alba di un sabato con un cielo spettacolare. Questa è stata la visione al suono della mia sveglia alle 5.15.

L'uscita di questa mattina era stata studiata a tavolino dai due "Ingenieri", il Marcante e l'Orlando, che faranno parte della spedizione austriaca insieme a me e a Franceschino. A noi quattro si è unito anche Davide Avesani.

L'inizio dell'uscita è stato un attimino tribolato: 1) complice la sveglia infingarda, il Marcante ha saltato il primo ritrovo dal Bar Brothers per un doveroso caffè; 2) dopo il Piccolo Stelvio, mentre gli altri tre amici sono andati incontro a Marco, io ho fatto un paio di vasche sui Maroni e, purtroppo, non mi sono accorto che il gruppetto era risalito e diretto verso la Corda. Sono sceso anch'io a S.Maria in Stelle perché non vedevo giungere nessuno e, quasi a Sezano, li ho chiamati scoprendo che erano lassù. Non avendo voglia di inseguirli, ho detto a loro che avrei proseguito da solo il giro.

Le miei idee erano poche chiare e, tanto per non sbagliare, ho rifatto il Piccolo Stelvio e quindi dopo aver sfogliato un tot di margherite, ho deciso di andare al Passo Fittanze, facendo un po' di su e so.

Da Maroni sono sceso a Grezzana, quindi risalita dalla Cana, ridisceso a Lugo. A Lugo ero un po' tentato di fare i Maioconi per salire a Erbezzo, ma, consapevole di avere il RK posteriore molto sliso  e con camera d'aria che perdeva lentamente pressione, ho optato per la Lugo/Praole.

Temperatura ancora frizzantina, ma la luce mattutina regalava panorami fantastici.
Ah, ho fatto praticamente quasi tutte le salite con il 22, sempre in proiezione SalzA.

Le ruote scorrevano "allegre, ma non troppo" Cerro, Corbiolo, Chiurli. Quasi a Bosco vengo raggiunto telefonicamente da Franceschino che mi chiede dovessi fossi. In sostanza erano appena arrivati alla Pasticceria Valbusa e quindi sono riuscito ad unirmi proprio per una ottima "Pausa brioche".

Da Bosco è iniziato il tratto più bello e spettacolare di tutto il giro: Contrada Tander, Croce, Scalon, dove, giustamente, Marco ha preteso una foto con la sua Scalona.
E poi sempre più in alto fino ad arrivare quasi a Bocca di Selva. Discesa veloce, passando dai Tracchi, quindi altro sterrato di Legend memoria, però preso al contrario. 
La mia Nerona Rigida mi stava dando delle sensazioni che avevo quasi dimenticato e mi ha messo il tarlo in testa di usarla al posto della FMJ alla Salzkammergut Trophy...ci penserò seriamente.
Siamo passati da Squarantello e Valdiporro e poi ritornati a Bosco per una meritata "pausa panino" con tanto di "quatro ciacole" con Fulvio Valbusa.

Davide ci ha salutato perché doveva fiondarsi verso casa, noi, invece, abbiamo fatto il secondo giro via Foresta dei Folignani, dove è entrato in azione il Motivatore Marcante che ha consentito a Franceschino di superare una leggera crisi, Malga Masetto e di nuovo Bocca di Selva.
Ormai l'ora era veramente tarda, pertanto, nonostante le ore in sella, siamo scesi come missili terra-aria di nuovo a Bosco, poi Chiurli, Corbiolo, Cerro, Rosaro, dove Franceschino ci ha salutato essendo giunto a casa.  A Grezzana si sono fermati i due "Ingenieri" ed io ho parcheggiato a casa la Nerona dopo 118,83 km.e 2784 mt.di dislivello in 7h:16'...ancora distante da quello che ci aspetterà a Bad Goisern, ma comunque con buone sensazioni...Sto veramente bene :-)

Qui sotto si può vedere il giro di stamattina.

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