Forse, a forza di Tsunami, terremoti ed eruzioni vulcaniche, l'asse terrestre deve essersi spostato di qualche cm., ormai siamo un paese tropicale o meglio ancora siamo come l'Irlanda...erano anni che non si vedeva un verde così intenso ;-)
Comunque, un Biker non si fa intimorire da questi sbalzi d'umore e trova sempre qualcuno disponibile a fargli compagnia. Questa sera, dopo uno scambio di msg WhatsApp, solamente io e Fix j, ci siamo trovati per un giro che doveva svilupparsi esclusivamente su bitume, per evitare di infangarci.
Siamo durati solo un paio di km., poi abbiamo ceduto al richiamo dello sterrato ;-)
Ho proposto a Fix j di accompagnarmi da Andrea (Dusi) per il cambio pastiglie del freno posteriore della Nerona, perché erano finite e solo lui ha quelle per i miei freni Hayes Stroker.
Il trasferimento è stato all'insegna del "volemose ben" ;-)
Mentre pestavamo sui pedali , scrutavamo il cielo che si stava incupendo ancora, dopo un break dal temporale pomeridiano. Avevamo un forte sospetto che la serata sarebbe finita bagnata.
Mentre pestavamo sui pedali , scrutavamo il cielo che si stava incupendo ancora, dopo un break dal temporale pomeridiano. Avevamo un forte sospetto che la serata sarebbe finita bagnata.
Pit-stop da Andrea con cambio delle pastiglie di entrambi i freni, però questo avviene una sola volta all'anno. Forse risparmio le pastiglie per la mia acclarata incapacità in discesa :-D
Usciamo dal negozio, con una strana idea che scopriremo solo vivendo...
Andrea si era raccomandato di rodare i freni e cosa c'è di meglio se non fare la discesa sassosa, stasera resa viscida dalla pioggia, del Monte dei Santi?
Dal momento che eravamo già sporchi, abbiamo imboccato la ciclabile sterrata delle Ferrazze con le prime gocce di pioggia. A Montorio siamo entrati nel primo muro di pioggia. Veloce discussione su quale strada scegliere per rientrare in Contea e, a quel punto, ho detto risaliamo per la direttissima verso il Castello e poi Piloton, Casa Rosa...Tutto sotto la pioggia e con l'acqua che saliva dalla terra ormai stanca e incapace di assorbirne ancora. Ritmo sempre "tarantolato" e all'entrata in SMIS siamo passati dal bagnato all'asciutto, stile Stargate.
Davanti a casa mia, ho salutato Fix j che era già rassegnato ad entrare in un altro muro di pioggia che si vedeva all'altezza di Grezzana.
Nonostante la pioggia, mi sono divertito, la lavatrice un po' meno ;-)
Usciamo dal negozio, con una strana idea che scopriremo solo vivendo...
Andrea si era raccomandato di rodare i freni e cosa c'è di meglio se non fare la discesa sassosa, stasera resa viscida dalla pioggia, del Monte dei Santi?
Dal momento che eravamo già sporchi, abbiamo imboccato la ciclabile sterrata delle Ferrazze con le prime gocce di pioggia. A Montorio siamo entrati nel primo muro di pioggia. Veloce discussione su quale strada scegliere per rientrare in Contea e, a quel punto, ho detto risaliamo per la direttissima verso il Castello e poi Piloton, Casa Rosa...Tutto sotto la pioggia e con l'acqua che saliva dalla terra ormai stanca e incapace di assorbirne ancora. Ritmo sempre "tarantolato" e all'entrata in SMIS siamo passati dal bagnato all'asciutto, stile Stargate.
Davanti a casa mia, ho salutato Fix j che era già rassegnato ad entrare in un altro muro di pioggia che si vedeva all'altezza di Grezzana.
Nonostante la pioggia, mi sono divertito, la lavatrice un po' meno ;-)
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