"Quando le porte della percezione sono spalancate,le cose appaiono come veramente sono: infinite."(William Blake)

sabato 19 gennaio 2013

"Era meglio star al Berfi's!!!"

Questo è stato il suggerimento di Francy per il titolo del resoconto dell'uscita di questa mattina. Al GPM odierno e dopo aver camminato dentro i 40 cm.di neve per un chilometro, penso che fosse il pensiero di tutti noi...ma, a mio parere, ne è valsa la pena perché pestare la neve praticamente immacolata, tranne per le impronte di qualche animale, è stao impagabile.

Resettando tutto, parto col dire che al ritrovo ci siamo trovati in 9: io, Francy, Michele, Stefano (PN), Stefano (HV), Fabrizio, Paolo, Davide, Giorgio.

Come promesso ieri, l'obbiettivo era di pestare la neve e così è stato...forse ho un po' esagerato ;-)
schissa sul collages per le foto di oggi
Partiamo, con la speranza, da parte mia, di beccare il gruppetto degli Aspetime Bike, che avevano da provare la Specy Enduro del Dimi. Siamo risaliti dal Piloton, poi San Fidenzio, dove, all'altezza del cancello, la neve ha cominciato ad essere presente.

Ovviamente, abbiamo proseguito salendo Via Pradelle ed affrontando il tratto tecnico, molto innevato. Qui, comunque, lo strato di neve non era esagerato e si poteva pedalare senza problemi, sia in salita che in discesa.

Dopo una telefonata, ci siamo uniti a Simone, Ulisse e Nicola del Team Ciclidoro, quindi si è formata una "sporca (non ancora) dozzina" di Biker. Ho proposto a tutti di salire per il sentiero sotto la Corda, quello che porta alla Croce tra la Gualiva e la Pesa di Romagnano.

Anche qui, a parte qualche metro impervio, tutto sui pedali...bellissimo.

Dalla Pesa abbiamo insistito nell'ascesa verso il Monte Santa Viola, a quel punto volevo tentare di scendere dal Vajo delle Cavazze.

Abbiamo girato verso i Camponi, con la temperatura sempre più fresca, ma in salita non ne risentivamo. Abbiamo percorso un vecchia Legend e dopo un caseggiato, quello con la fontana in pietra, ci siamo fatti abbagliare da un tratto in discesa con la neve vergine. Lì le ruote hanno cominciato a sprofondare bene nella neve, ma abbiamo proseguito risalendo verso il campetto di motocross che si trova sotto Via Prà dell'Acqua. 

PIEDE A TERRA, o meglio nella neve alta. Abbiamo scarpinato, ridendo e con qualche bonario (spero) rimprovero nei miei confronti, fino a toccare il bitume che ci avrebbe potuto portare verso il cementone famoso. Ma, non ancora sazi di neve, abbiamo girato a destra per salire larghi verso il Santa Viola. Tutto bene, con sempre una guida attenta per il ghiaccio sottostante, fintantoché abbiamo sfruttato la strada pulita da uno spazzaneve, poi ci siamo rituffati nella neve con un'ottima camminata per utilizzare muscoli diversi delle nostre gambe.
Dopo essere ritornati su una strada pulita, abbiamo, giustamente, deciso di evitare il Vajo delle Cavazze perché sarebbe stato innevato allo stesso modo, quindi siamo scesi dal cementone e dai Prati dei Venti, sempre con una guida molto attenta, ma decisa...nessuno è scivolato e questa è stata una buona cosa.

Dalla Pesa di Romagnano siamo rientrati a Grezzana scendendo dalla Costa. Qui la neve era praticamente sparita e siamo scesi a palla di cannone...sorry, Cactus ;-)

Davanti all'Olmo ci siamo salutati e solo io e Stefano (PN) siamo entrati nel bar per il consueto happy hour. Dentro al locale abbiamo trovato il Leso , il Vice e il MIke, reduci da una bella girata sul XC di Montorio, dove hanno provato e riprovato la Enduro.

Io e Stefano siamo usciti dal Bar con nel corpo un vin brulè e due prosecchi, uno offerto dai ragazzi dell'Olmo...grazie, grazie, grazie!!!

Grande uscita con pochissimo bitume e tanta neve...freddo, il giusto, ma sopportabile quando si è in ottima compagnia.

Domani altra uscita, se le cateratte del cielo non verranno aperte al 100%, magari accettando l'invito dei Teste di Marmo, ma questo...lo scopriremo solo vivendo.

1 commento: