"Quando le porte della percezione sono spalancate,le cose appaiono come veramente sono: infinite."(William Blake)

giovedì 17 gennaio 2013

Con rabbia e con amore...

Così si può definire l'uscita di questa sera, o meglio, così ho affrontato il Piccolo Stelvio: la prima volta aggredendolo e la seconda volta dolcemente.

Dopo un'astinenza di 4 giorni, sentivo proprio la necessità di scaricare un po' di tensione pestando sui pedali di una delle mie "Nere per caso" e così, mentre viaggiavo sulla Serenissima, mi sono messo d'accordo con qualche amico con la "strana" stessa voglia.

Sono partito da casa in sella alla Nerona, lasciata languire in garage per una decina di giorni, e sono andato incontro a Simone ed alla sua Nitro.

L'appuntamento con gli altri era davanti alla Chiesa di Santa Maria in Stelle e, visto che eravamo in anticipo, ho proposto a Simone di spararci, nel vero senso letterale del termine, un Piccolo Stelvio. Lo abbiamo affrontato alla Enzo Maiorca - per chi non lo conoscesse, può informarsi cliccando su questo link: http://it.wikipedia.org/wiki/Enzo_Maiorca - e solamente la presenza della neve, dopo la metà della salita, ha fatto naufragare il nostro tentativo di aggiornare i "Records" sulla pagina "www.piccolostelvio.it"...ci rifaremo ;-)

Dopo aver ripreso fiato, siamo scesi sempre dal Piccolo Stelvio ed al ritrovo concordato c'erano ad aspettarci il Miche, l'Orlando e Lucaling. Assente giustificato il Frency, causa entrambe le gomme forate...che sia stata la vendetta della "Voce fuori campo" di sabato scorso?

Abbiamo ripercorso il Piccolo Stelvio ad un ritmo "cerebrale". Per farvi un'idea, penso che sia stata una delle poche volte che l'ho affrontato con il 22 anteriore...no digo altro...

I Maroni erano marroni di fango e, non paghi, siamo saliti dalla Gualiva, solamente che la neve era sempre più alta sul bitume e tutti abbiamo dovuto mettere il piede a terra quando mancavano 50 mt. alla fine.

Breve sosta per riscaldarci i piedi e poi abbiamo proseguito verso la Pesa di Romagnano. Da lì abbiamo continuato a salire fino alla ex Area Faunistica.

La neve nei campi era immacolata e bella alta, abbiamo valutato che ce ne fossero almeno 20 cm., poi siamo rientrati verso la Pesa, stando attenti al ghiaccio. Giunti a Romagnano, scendendo da un sentiero molto innevato, abbiamo girato verso il cimitero, dove, complice una bella lastra di ghiaccio, il Miche ha fatto un bel "ropetone", senza conseguenze. Discesa adrenalica della Costa e poi pausa "vin brulè" al Bar Olmo. Bevanda aromatica e calda offerta da Paolo....Grazie, ci voleva proprio :-)

Se vedemo sicuramente al canonico appuntamento con il "Pedala con il Conte" sabato mattina, ora e ritrovo consueti.

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