"Quando le porte della percezione sono spalancate,le cose appaiono come veramente sono: infinite."(William Blake)

domenica 6 gennaio 2013

A Spasso con Diego: 4h 57', 3h 10' (pedalato)

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Proprio così, questa mattina è andata di scena una di quelle uscite dove succede di tutto, quindi, tenendo conto che siamo solo all'inizio dell 2013, speriamo di aver fatto il pieno di imprevisti...neanche avessimo giocato a Monopoli!!!

Salta subito il 1° ritrovo per il caffè al Bar Olmo con gli amici di Aspetime Bike, perché hanno dovuto rinunciare alla trasferta in Valpolicella, causa tempi ristretti per altri impegni familiari.

Quindi, dopo aver detto a Miche che ci saremmo trovati direttamente al ritrovo in città, mi sono sparato una Castellana a tutta e i single track del XC Re Teodorico per arrivare puntuale all'appuntamento con Diego & C. Orario rispettato!

Alla fine di Viale Nino Bixio c'era un folto gruppo di Biker pronti a seguire Diego. Comunque abbiamo atteso 10' prima di partire per attendere eventuali ritardatari.

Ci siamo diretti verso Avesa e il Miche mi ha chiamato un paio di volte per dirmi dove si trovava insieme a Roberto Riolfi. Nel frattempo siamo saliti verso la Cola, affrontando la direttissima di Villa Guardini e ad un raggruppamento, prima di affrontare il tratto sconnesso finale, ho avvertito Diego che sarei andato incontro ai due amici per farli rientrare. Sono sceso fin quasi ad Avesa e, putroppo, non li ho incrociati. Allora sono risalito a tutta, sempre per la direttissima di Villa Guardini e praticamente, ho raggiunto quasi alla Costagrande, il Miche e Roby che erano saliti per la strada normale della Cola. Alla fine della salita, Roby, leggermente risentito, ha scelto di andarsene da solo, nonostante i miei tentativi di dissuaderlo...mi spiace moltissimo che non sia rimasto con noi.

Gli altri sono un po' più avanti, verso Montecchio, ma capita un guaio alla Scott del Massy, praticamente la vite che serrava al telaio il "cosetto", scusate non mi viene in mente il termine tecnico..., si era allentata e bloccava la corona più piccola della guarnitura. Dopo vari tentativi, Albertone, sopraggiunto nel frattempo insieme a Filippo, ha smontato la guarnitura e tolto finalmente il pezzo rovinato. Ripartiamo tutti in gruppo verso il Dondolo e Monte Comun, ma io ero andato in palla, tra la ripetuta di prima e il freddo preso durante l'attesa della riparazione.

Da lì in poi mi sono trascinato e volevo quasi tornare in Contea da Alcenago, ma la voglia di andare a provare per la prima volta il Vajo di Bardolino era tanta e ho proseguito, anzi, mi scuso con tutti per il mio malumore.

Beh, che dire, questo vajo è veramente qualcosa di fotonico, praticamente lo abbiamo affrontato pedalando nel torrente o guadandolo in più punti (meno male la temperatura odierna era ottima per la stagione...). Terreno insidioso, ma comunque, veramente un bellissimo percorso. 

A circa metà del vajo altri due stop: il primo per consentire a Luca (Sivero) di mettere la camera d'aria nella sua ruota anteriore, se ben ricordo, dopo aver tagliato di brutto il copertone; il secondo, molto lungo, per attendere il rientro di Cactus, anche lui vittima di una foratura ancora all'inizio del vajo. I minuti scorrevano inesorabili e di lui non vi era traccia, tanto che 3/4 di noi sono risaliti per vedere se aveva bisogno di aiuto....Tutti i cellulari, anche quelli spaziali, erano morti per mancanza di campo.

Saremmo stati lì fermi per oltre 40', poi abbiamo saputo da Diego, arrivato in una zona coperta da segnale, che Andrea aveva sbagliato il sentiero ed ormai stava rientrando verso casa.

A quel punto il gruppo si era sfaldato e quelli che erano scesi, avevano proseguito il giro. 

Io, Paolo, Buce, Miche e Stefano, scortati da Diego e Filippo ed un altro del loro Team, siamo risaliti a Montecchio, via Perperchiusa, rassegnati a scendere nella nostra vallata per bitume, ma, con un magistrale colpo di coda, abbiamo deciso di scendere dagli Americani.

Il Vajo di Bardolino e la discesa degli Americani, ci hanno ripagato di tutti i problemi avuti.

Io, Paolo e Stefano abbiamo rispettato il consueto appuntamento con un prosecco al Bar Olmo.

Uscita da ripetere assolutamente, magari in estate, così ci si potrà refrigerare scendendo dentro il torrente. Ringrazio ancora Diego, sempre fautore di uscite nel pieno rispetto della MTB pura.

Infine, chiusura serale con un buon bicchiere di vin brulè davanti al bruiel in piazza a Grezzana...sono finite le feste :-(

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