"Quando le porte della percezione sono spalancate,le cose appaiono come veramente sono: infinite."(William Blake)

martedì 11 dicembre 2012

Valpantena Extreme by night

Questo può essere la denominazione delle nostre pedalate serali, tanto che sto valutando di usare la Nerona anzichè la Verdona nelle prossime uscite :-D

Anche questa sera al ritrovo davanti al Bar Olmo eravamo in 6: io, Dimi, Fix j, Baffo, Mike, Franceschino...Miche si è unito più tardi, quando siamo andati davanti a casa sua.
foto by Fix j
Temperatura esterna +2°, quella corporea + 36°...così dicono i trattati medici, di sicuro eravamo belli carichi e vogliosi di pedalare in compagnia e quindi il freddo scivolava via come se "gnente el fuss".

Partiamo con la bella e tosta salita della Speranza, tra i vigneti e all'ombra della mia amata quercia. Sbucati sul bitume, abbiamo proseguito verso la Gualiva per poi addentrarci nel boschetto che porta al Capitello di San Vincenzo, però abbiamo svoltato a destra scendendo in quel ripido single track che ti riporta sulla strada di Località Maroni.

Siamo scesi dal Piccolo Stelvio - ultimamente lo stiamo affrontando in discesa, vorrà dire qualcosa?...ai posteri l'ardua sentenza - per andare all'appuntamento con il Miche. Prima di un tornante Franceschino ruzzola per terra, causa cattiva visione dovuta alle lenti a contatto forse difettose: divisa impolverata e sporcata, ma nulla di rotto...a parte l'orgoglio...

A gruppo riunito, ci siamo diretti verso Grezzana, passando davanti alla Corte Conteale. Franceschino ci ha salutato, preferendo tornare a casa. Noi, invece, siamo saliti verso le Case Vece, passando dai capannoni sopra Villa Arvedi.

Altra salita tosta, con alternanza di tratti ghiacciati e fangosi. Il ritmo è stato non propriamente "cerebrale", ma quando ci si sente bene ed in buona compagnia, ci può scappare qualche sciabolata.

Alle Case Vece, decidiamo di proseguire verso Salvalaio, percorrendo il budello sterrato che faremo a ritroso durante la Granfondo del Pandoro. Beh, questo single track è già molto bello di suo, ma con la neve e al buio è qualcosa di indescrivibile. Certo, con il senno del poi, uno ci penserebbe due volte prima di affrontarlo in sella, vedendo quanto è esposto...però, il buio aiuta gli incoscienti e poi ci sono sempre gli alberi che dovrebbero bloccare una caduta...meglio non provare, va là ;-)

Prima di arrivare a Salvalaio, abbiamo constatato che qualcuno aveva messo dei rami in mezzo al sentiero e spostato i sassi proprio dove avevamo lavorato io, Paolo e suo cugino. Pazienza, vorrà dire che faremo una ricognizione il giorno prima della Granfondo del Pandoro.

Anche scendere da Salvalaio e poi fare la palestrina sotto Alcenago, con la neve, è impagabile.

Alla fine, siamo stati tutti concordi nell'affermare che stiamo spostando sempre più in alto l'asticella della tecnica in questi giri, tanto che il Dimi ha buttato lì di provare a fare anche il Boarol o il Revolto al chiaro dei nostri lumen...non so quanto stesse scherzando, ma questo lo scopriremo solo vivendo ;-)

Se vedemo, prossimo appuntamento venerdì 14 dicembre alla Notturna de Santa Lussia!!!

"Bei posti, bela gente, no i me vede altro !!!"

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