La Lessinia Legend Extreme del Conte

Parto con il racconto da ieri sera con la preparazione tipica di un agonista: pizza, prosecco e...no digo altro ;-)

Questa mattina, a colazione, ho mangiato un piatto di pasta...erano secoli che non accadeva e penso sarà anche l'ultima volta :-P

H. 6.30, arriva il mio autista preferito, il Marcante, era dallo scorso anno che non capitava; che ci volete fare, la crisi attanaglia anche la Contea e ho dovuto apportare dei tagli, anche se la sua Peugeotona non è BLU'!!!

Caricata la Dolly, scelta azzeccata per le discese dell'Extreme, anche se ho rimpianto la Verdona sulle salite, siamo partiti per Velo V.se.

Il meteo ci ha voluto bene. La giornata era perfetta, con sole e temperatura mite.

Entro in griglia con la convinzione di partire ad un ritmo "Cerebrale o quasi" perché avevo in testa di affrontare l'Extreme.

Partiti!!!! Il ritmo è, come sempre, sul medio-alto, ma cerco di non strafare. Chiedo a Radu, Roberto Zimelli, il Biondo, al Pianista, al Papataso ed anche al mio compagno di Team, Francesco Tezza, se hanno deciso il percorso...ovviamente, da bravi ciclisti, glissano la domanda o affermano che, visto la loro andatura "turistica" avrebbero fatto l'Extreme o deciso a Velo. Dicasi andatura "turistica" il navigare sul Lago di Garda a bordo di una barca di pescatori e non a bordo di un aliscafo ;-)

Alla prima discesa tecnica spariscono tutti!!! Io riuscirò a riprendere il Papataso e fino a dopo San Giorgio siamo rimasti quasi sempre insieme, poi anche lui, sfruttando le sue doti discesistiche, se ne va...complimenti per la sua ottima gara!!!

in un tratto in discesa, prima della strada che riporta a Velo, vedo per terra un concorrente con il viso insanguinato e molto dolorante. Mi fermo un attimo per sentire se c'è bisogno di una mano, ma un altro concorrente si era fermato e mi ha tranquillizzato che stavano già arrivando  il medico e i volontari della Croce Verde...al mio arrivo ho scoperto che si trattava del Giury, ma tra il viso insanguinato e lo smanicato blu, non l'avevo riconosciuto. Verso sera, ho avuto conferma da lui in persona che tutti gli esami fatti all'ospedale di B.go Trento, dove era stato portato in ambulanza, erano negativi...meno male!!!

Ancora un po' scosso, arrivo a Velo in circa h. 2.05 e, lo confesso, ero quasi tentato di fiondarmi all'arrivo del Classic, ma ricordandomi dello scorso anno - nonostante il mio 2° posto di categoria, i miei amici sono andati avanti per giorni additandomi come "coniglio"!!! -, ho preso il sentiero dell'Extreme. Ero cosciente che avrei sofferto sicuramente, perché i miei 40 giorni di convalescenza post incidente in moto, non mi avevano consentito di caricare le mie gambe di km..

Quel tratto sassoso mi è proprio indigesto, anche con la forca ammortizzata!!!

Continuo in solitaria, come tutti quelli che hanno scelto l'Extreme, poi arrivo a Malga Vanzo, dove c'è un mega ristoro con Remigio Birtele tra gli addetti. i fermo 4/5 minuti e mangio e bevo, mentre Remigio mi riempie la borraccia di acqua fresca. poi mi saluta dicendomi che tanto avrei recuperato sulle Gosse...see credeghe :-D

In un bosco vengo superato da Marco Giobelli del Supernova Team, ma soprattutto mio pari categoria (n.b.: di solito gli sono sempre arrivato davanti...oggi no, lui è arrivato 3° di categoria, mannaggia), io penso di mantenere un ritmo costante per evitare di problemi di tenuta sulla lunga distanza.

Alta Valle d'Illasi, lì mi raggiunge anche Lauro Peretti del Team Strazzer, anche lui un mio pari categoria. percorriamo un lungo tratto insieme, poi provo e ci riesco a staccarlo prima dell'inizio della salita che porta a Campofontana. Non me la ricordavo così lunga. Mi sentivo ancora abbastanza bene e ne faccio più di metà con il 36/34, ma poi passo dal 36 al 22 ant.e rallento l'andatura...mi sto cuocendo a fuoco lento. Infatti Lauro mi supera agevolmente.

Questa salita è un'agonia, interminabile, ho caldo, sento la fame e cerco di alimentarmi ancora. Mi superano altri 3 concorrenti, tra cui Simone Pasetto, sempre del Team Strazzer. Stringo i denti e dopo una discesa molto tecnica che ci porta a Giazza, stacco il biglietto per l'inferno...il mio inferno. Sentiero E5 delle Gosse, 5,5 km tosti con pendenza e fondo della serie "Ho visto cose che voi uomini...." (da Blade Runner di R.Scott).

Questa salita l'ho affrontata ancora e non avevo mai messo giù piede, oggi SI!!

In alcuni tratti ho camminato, superando anche Simone Pasetto, e dopo la galleria naturale sono stato immortalato da un fotografo mentre ero a piedi. Dopo qualche metro sono ritornato in sella :-(

Dopo il ponte, c'è un ristoro e lì faccio uno sbaglio: bevo due bicchieri di coca-cola e mangio del cioccolato al latte, che non mi piace neanche...preferisco il fondente.

Riparto, sapendo che ormai mancano 8 km. all'arrivo, ma prima c'è da fare l'ultimo scollinamento e mentre salgo, vedo Lauro ad un centinaio di metri. Cerco di forzare, ma affiorano crampi dolorosi a tutte e due le gambe. Stringo i denti  per arrivare all'ultimo GPM, per poi lanciarmi verso il traguardo.

Ad un certo punto vedo Lauro intento a pompare la gomma anteriore, gli chiedo se ha bisogno di un fast, ma lui dice che gli basta la pompa. Lo supero e, incurante dei crampi, spingo con tutte le forze residue.

Chiudo in 6h 04', insieme ad un altro concorrente, un M2. E' stata veramente dura, ma contento: 40° Classifica Assoluta Master (49° in quella Assoluta compresa gli Open) e 4° M5.

Questa sera ho ceduto e ho preso un antidolorifico per il collo e la schiena molto doloranti, ma ne è valsa la pena :-)

Complimenti agli Organizzatori, io non ho nessuna critica da muovere. Tutto è stato perfetto e sono sicuro che in questi due anni, hanno gettato le basi per far tornare a risplendere la Lessinia Legend, come merita (n.b.: anche oggi ho potuto apprezzare scorci fantastici di queste nostre montagne).