Questa sera avevo in programma un'uscita con la Verdona e, dopo vari scambi di e-mail e sms, ho deciso di aggregarmi al Marcante e all'Orlando...insomma il Trio Piocio al gran completo.
L'uscita prevedeva un giro tranquillo in zona, dal momento che Marco doveva essere reperibile nel caso Tommasino avesse deciso di mollare il mondo ovattato del pancione di Elisa e di uscire allo scoperto.
Ora, definire "tranquillo" un giro con partenza da Marzana, Centro nevralgico della Contea, salita Lugo/Ceredo per passare da Erbezzo, quindi da Boscochiesanuova e poi rientrare a valle, è puro eufemismo...se poi sommiamo la presenza di due "Ingenieri" Ganassa di BDC muniti, si è detto tutto.
Ciacolando del più e del meno, siamo arrivati a Stallavena e qui abbiamo conosciuto il lato oscuro dell'Orlando, da tutti conosciuto per la sua pacatezza e serietà. Prima del semaforo, c'era un posto di controllo di una pattuglia di Carabinieri, intenta ad elevare una contravvenzione a due ragazzi su uno scooter e Paolo ce li ha indicati con una mano.
La cosa sembrava finita lì, invece, mentre stavamo attraversando Lugo in formazione a ventaglio e a velocità di "crociera", sempre Paolo ha fatto il classico gesto con il braccio del "fanc..." perchè non si era fermato alla fontana per riempire la borraccia. Casualmente e proprio contemporaneamente al gesto, abbiamo sentito un colpo di clacson e l'auto dei Carabinieri ci ha superato intimandoci di accostare.
L'appuntato che è sceso ci ha ripreso dicendo che quei gesti non si debbono fare, contestandoci che non eravamo in fila e che la nostra velocità era al limite di tolleranza a quella consentita in un centro abitato. Ci ha chiesto i documenti e nessuno di noi li aveva con sè, a quel punto ci ha detto che avrebbe potuto portarci in Centrale e trattenerci per 24 ore.
Il Marcante, probabilmente un attimino alterato per l'imminente nuova paternità, ha fatto lo "sborone" dicendo che in dieci minuti si sarebbe fatto portare un documento d'identità. Grave errore che ha fatto incavolare ancora di più l'ufficiale. Al che ho chiesto di poter telefonare al mio avvocato, l'illustrissimo Dottor Alimonti, e nell'estrarre il mio HTC dalla tasca della maglia, mi è caduta per terra una tessera.
L'ufficiale, poco gentiluomo, ha raccolto la tessera e ha esclamato: "Non ci posso creeedere, questa è una tessera del PFC!!!". Prontamente anche Marco e Paolo hanno esibito la loro tessera del PFC e lui ci ha chiesto: "Quindi voi conoscete il Papataso? Il fortissimo atleta che è arrivato 19° assoluto alla Soave Bike? Il proprietario e gestore del noleggio pedalò della rinomata stazione balneare di Povegliano Ammare?" Noi abbiamo annuito e, grazie a questa conoscenza, ci ha stretto la mano, lasciandoci andare (per stavolta...così ci ha detto).
Dopo questo scampato pericolo, abbiamo proseguito il giro fino al bivio per Ceredo a velocità controllata, come se avessimo avuto davanti una safety car, e rigorosamente in fila ed in assoluto silenzio.
Da Ceredo, ci siamo sciolti ed abbiamo ripreso a pedalare e ciacolare tranquillamente anche se ci voltavamo preoccupati ad ogni auto che ci superava suonando il clacson.
Il Giro è continuato con qualche tirata, tanto per non perdere il vizio, fino alla sosta "spritz" dal Piace a Boscochiesanuova e concludendosi con 60 km. fatti.
La Verdona si è comportata molto bene, nonostante fosse al cospetto di un paio di agguerritissime BDC; vedremo se con la Valeria andrà ancora meglio, ma questo....lo scopriremo solo vivendo ;-)
Hola a todos!!!
p.s.: Tommasino ringrazia per lo scampato pericolo, in quanto già si immaginava la vergogna che avrebbe avuto, quando, nel primo tema di italiano con titolo "I ricordi della tua nascita", avrebbe dovuto scrivere "I miei ricordi sono un pò vaghi, però, mentre io nascevo, il mio papà era al Campone..." :-D
Grande Conte... il Campone non è un posto molto raccomandabile...
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