"Quando le porte della percezione sono spalancate,le cose appaiono come veramente sono: infinite."(William Blake)

martedì 28 maggio 2013

28 maggio, uscita al vetriolo

Questa sera, sfruttando il clamoroso break concesso da Giove Pluvio...tranquilli, si rifarà nei prossimi giorni, maledetto ;-)..., ci siamo ritrovati in pochi ma buoni Biker indigeni e molto agguerriti: il sottoscritto, Franceschino, Mike, Orlando, Burba e Salvo.

Ci sarebbe stato anche Miche, ma purtroppo, causa uscita tarda dal lavoro, non è riuscito ad unirsi a noi. Ci saranno altre occasioni.

Siamo partiti dall'Olmo ed abbiamo preso di petto la salita della Speranza, che ci ha portato in zona Gualiva. In questa salita, ci sono un paio di denti molto velenosi e senti i loro morsi sui tuoi muscoli urlanti.

Breve tratto bitumato, con taglio di un tornante che ti fa vedere delle visioni angeliche, e poi risalita al Capitello di San Vincenzo, con un terreno buono, anche se con qualche tratto ancora infangato.
Dalla Pesa di Romagnano, siamo risaliti a Cerro, passando da Erbin, Camponi, Prè dell'Acqua e la pineta del Monte Santa Viola. Lungo questo sempre splendido trasferimento, si sono alternate rasoiate degne di Jack Lo Squartatore...meno male che non metto più il cardiofrequenzimetro, altrimenti avrei rallentato la folle corsa di qualche mio giovane compagno di pedalate in piena tempesta ormonale. Qualcuno accennava che forse si dovrebbe praticare un'attività alternativa al lunedì sera, ma "no digo altro, perchè son un timorato di Dio" ;-)

Per il rientro a Grezzana, abbiamo aderito alla proposta di Paolo e quindi siamo scesi dal Vajo delle Cavazze. Anche lì il terreno era molto buono, ma io ho penato un po' per colpa degli occhiali di riserva che utilizzo in qualche uscita, in pratica tra questi lenti e la luce crepuscolare del sottobosco, mi manca la profondità e già son fermo di mio in discesa, vi lascio immaginare le pene che ho sofferto...vabbè l'oculista me l'aveva detto che avrei dovuto portare pazienza per un tot di mesi, ma è molto frustrante.

Ritornati nella civiltà, Paolo si è messo davanti a testa bassa da Lugo fino a casa sua, all'altezza degli Americani, poi ha preso il testimone Mike fino a Grezzana.

Quella di questa sera è stata veramente un'uscita molto tosta con un ritmo "vetrioloso" e posso chiudere con il classico motto: "fatti, non parole". Nel senso che abbiamo ciacolato meno del solito...chissà perché :-D

Se vedemo.


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